Il Messaggero (17/09/04)
Il Manifesto
Johnny Ramone, più veloce del punk di FRANCESCO ADINOLFI
Il chitarrista, che aveva 55 anni, è stato stroncato da un tumore. Con il suo gruppo ha travolto il pubblico e cambiato la storia del rock'n'roll
Il destino dei Ramones, tra i gruppi punk più influenti e rilevanti di tutti i tempi, è implacabile. Uno dopo l'altro se ne vanno tutti; mercoledì scorso alle 15 è toccato al chitarrista Johnny Ramone (vero nome John Cummings), dopo Dee Dee, il bassista scomparso nel 2002 e Joey, il cantante morto l'anno prima. Ed è anche un destino beffardo, perché da anni tutti guardavano a Tommy Ramone, unico superstite della formazione originaria, per fortuna ancora vivo e vegeto, come all'anello debole della catena; il più labile psicologicamente, troppo soggetto a crolli nervosi tanto che nel '77 era stato sostituito da Marky Ramone, preferendo al palcoscenico una vita più ritirata, la produzione in studio o la collaborazione al management dei suoi «fratelli di gruppo». Johnny Ramone, era il chitarrista, la parte forte insieme a Joey, i quattro accordi di fuoco, il diluvio che prorompeva dal tappeto di amplificatori Marshall alle spalle del gruppo. Aveva 55 anni e da cinque era affetto da un cancro alla prostata; preferiva tenersi per sé la storia e non drammatizzarla troppo, tanto che lo scorso giugno la moglie Linda aveva smentito lo stesso Marky Ramone che allo specializzato musicale Usa, Rolling Stone, aveva dato il chitarrista quasi per spacciato. Linda si era rivolta a David Agus, medico personale di Johnny, che era stato perentorio: il mio paziente è sotto controllo, non sta morendo. Niente da fare.
Al capezzale dell'artista, nella sua casa di Los Angeles, oltre alla moglie e alla madre, c'erano artisti e amici arrivati in fretta da mezza America: Rob e Sherrie Zombie, John Frusciante (Red Hot Chili Peppers), Lisa Marie Presley, Vincent Gallo, Steve Jones (Sex Pistols), Eddie Vedder (Pearl Jam) ecc. Johnny Ramone era quello della chitarra tenuta sotto le ginocchia, quello delle gambe «a spaccata», quello che tante volte avevamo imitato davanti allo specchio; anzi quella posa segnava un confine, un limite: c'erano i chitarristi che tenevano la chitarra buona buona nelle mani come Eric Clapton, c'erano i Jimmy Page (Led Zeppelin) che la vellicavano come fosse il prolungamento del proprio fallo e c'era Johnny Ramone, che quasi la faceva sprofondare sotto al palco, annullandola, togliendole potere, annichilendola.
Con Johnny Ramone e con il punk in genere la chitarra tornava finalmente uno strumento democratico, diventava mia, tua, bastavano quattro accordi e la tachicardia innata nel rock era sollecitata all'impossibile.
Johnny Ramone era all'esatto opposto di Jimi Hendrix, tutti potevano essere quel Ramone, nessuno sarebbe mai diventato come Jimi. Insieme a Joey, Dee Dee e Tommy, aveva formato il gruppo nel '74 e da quel momento non l'avrebbe mai più lasciato, fino al '96, l'anno di Adios Amigos, ultimo disco della band. Con i Ramones, l'equivalente Usa dei Sex Pistols, aveva travolto il pubblico del Cbgb's, storico locale di New York, cambiando la storia del rock e inventando il punk statunitense.
Con loro aveva dato benzina e sudore a Glad to See You Go, Rockaway Beach, Blitzkrieg Bop, Sheena Is a Punk Rocker e a cento altre canzoni della band, una più bella dell'altra, tutte uguali, tutte diverse. Le stesse che oggi albergano sotto la pelle del neo punk da Mtv, un suono 30 anni fa al bando e oggi in classifica; quelle che infuocavano gli immaginari sonori di Kurt Cobain e di tutto il grunge, quelle che spinsero lo stesso Bruce Springsteen a scrivere per i Ramones Hungry Heart, dopo averli vista in azione ad Asbury park nel New Jersey. Alla fine se la tenne per sé, convinto da un manager lungimirante, e divenne un singolo ai vertici di tutte le classifiche. Come i Velvet Underground i Ramones hanno seminato più di quanto hanno raccolto e lo stesso Johnny ha fatto scuola. Forse anche loro lo hanno capito tardi, magari il giorno in cui - nel 2002 - entrarono a far parte della Hall of Fame, sebbene quella data fosse anche un segno dei tempi e segnasse la fine di un mondo; o quando in occasione del loro trentesimo anniversario - e a favore della ricerca sul cancro - band come Red Hot Chili Peppers, X e altre si ritrovarono in uno storico concerto-tributo alla band newyorkese e in particolare a Joey, anche lui stroncato da un tumore, e allo stesso Johnny.
Questi fu anche la «faccia oscura» della formazione, il conservatore del gruppo, l'estimatore massimo di Ronald Reagan (e poi di Bush, padre e figlio) convinto com'era che fosse stato il miglior presidente degli Stati Uniti. Che importa. Reagan sarebbe stato eletto solo nell'80 e per quel periodo i Ramones avevano già dato tutto elaborando una formula - punk iperveloce, intimamente melodico, condito da testi ironici e assassini - che non li avrebbe più abbandonati; e poi c'era Joey l'anima democratica, tagliente, quello che buttava giù i testi e dava la linea. Di Johnny ci interessavano altre cose: la furia, la mano che impietosa bombardava le corde della chitarra, l'assenza rigorosa di assoli; e poi di nuovo la furia, di nuovo la mano, di nuovo i Ramones. Grazie.
La Repubblica
E' morto ieri notte Johnny Ramone, chitarrista della celebre band punk-rock newyorkese Ramones. In poco più di tre anni, è il terzo componente della band che scompare, dopo Joey (morto il 15 aprile del 2001) e Dee Dee (5 giugno 2002). Il chitarrista, che aveva 55 anni, era malato da anni di cancro alla prostata. John Cummings, questo il vero nome di Johnny Ramone, è morto nel sonno nella sua casa di Los Angeles, come ha spiegato Arturo Vega, direttore artistico del gruppo.
Due mesi fa Marky Ramone, ex batterista della band, aveva annunciato che il chitarrista era ormai in fin di vita. Johnny Ramone aveva fondato a New York la band nel 1974 assieme a Joey Ramone e Dee Dee Ramone: nessuna parentela tra i componenti del gruppo, solo l'utilizzazione dello stesso pseudonimo.
Al capezzale di Johnny Ramone c'erano, oltre alla moglie Linda, rockstar del calibro di Eddie Vedder dei Pearl Jam, John Frusciante dei Red Hot Chili Peppers, Rob Zombie. Ramone sarà cremato nel corso di una cerimonia privata che si terrà oggi, ma ci sono progetti per un omaggio pubblico compresa una statua.
I Ramones, formatisi nell'area di New York, si erano fatti conoscere subito come protagonisti al Cbgb's, il celebre locale che tenne a battesimo la scena punk newyorchese. Il successo aprì la strada a quelle che diventarono le icone del punk rock britannico come Sex Pistols e Clash.
I Ramones si fecero notare per canzoni tra il sarcastico e l'ironico, brevissime, non più di due minuti e mezzo l'una, introdotte dall'annuncio "one-two-three-four", esibizioni live che non superavano la mezz'ora ma cariche di energia ed entusiasmo.
Nel 1976 il primo disco con l'album Ramones che può essere considerato uno dei testi sacri del punk: 14 canzoni tra cui classici come Blitzkireg bop, Beat on the brat, Now I wanna sniff some glue con influenze che andavano dal rock alla surf-music.
Subito dopo l'uscita del secondo album, Ramones leave home, Tommy Ramone lasciò il gruppo pur restando dietro le quinte come produttore, sostituito da un altro membro della numerosa famiglia, Marky Ramone, vero nome Mark Bell.
Negli anni Settanta la band incise ancora Road to ruin e End of the century, segnali di una crisi che solo di tanto in tanto, negli anni successivi, trovò degli sbocchi: Pleasant dreams, Subterranean jungle, Ramones aid e alcune collaborazioni come quella con Dave Stewart degli Eurythmics e con la cantante Blondie, al secolo Debbie Harry. Nel 1996 lo scioglimento dopo 21 album, più volte interrotto da qualche disco revival come il Greatest hits live del 1996.
I due altri componenti della band, il cantante Joey Ramone, (vero nome Jeffrey Hyman) è morto nel 2001 in seguito a un cancro, il bassista Dee Dee Ramone (vero nome Douglas Colvin) è morto l'anno dopo per overdose.
Pochi giorni fa, proprio con Vedder e i Red Hot Chili Peppers, la band si era esibita a un concerto a Los Angeles per il 30esimo anniversario dei Ramones: in quell'occasione Johnny, troppo malato per partecipare, aveva parlato ai fan intervenendo telefonicamente.
TG com.it
E' morto Johnny Ramone. Fondò il gruppo punk "The Ramones"
Johnny Ramone, chitarrista e co-fondatore del gruppo punk "The Ramones", è morto durante il sonno nella sua casa di Los Angeles, circondato da famigliari e amici. Aveva 55 anni, da tempo combatteva contro il cancro alla prostata. Il vero nome di Johnny Ramone era John Cummings. Tra i brani più celebri della band americana, "Blitzkrieg Bop", "Now I wanna sniff some glue", "I wanna be sedated" e "Sheena is a punk rocker".
Il cantante del gruppo, Joey Ramone (vero nome Jeff Hyman), è morto nel 2001, per cancro. Il bassista DeeDee Ramone (vero nome Douglas Colvin) è stato ucciso da un'overdose nel 2002. Rimane in vita soltanto Tommy Ramone, dei quattro del gruppo originale, fondato nel 1974.
"Johnny si è comportato come un vero eroe nell'affrontare questa sfida, ma ormai, purtoppo, le sue possibilità di farcela sono davvero poche". Lo dichiarava tempo fa il compagno batterista Marky Ramone. "Johnny non fumava, beveva pochissimo e stava molto attento alla propria salute, ma questo prova solo che il dannato cancro quando decide di far male non guarda in faccia nessuno".
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