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I Ragazzi dello Zoo di Berlino

Ultimo Aggiornamento: 29/09/2005 15:50
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Re: Re:

Scritto da: Dude Ranch 20/06/2005 18.26

hai detto tutto.

quando l'ho letto mi ha sconvolto molto anche a me! il fatto che una ragazzina di 14 anni si potesse bucare e prostituire!! è incredibile se confronti il suo stile di vita a quell'età a quello che facevamo noi.....no words!chiaramente la cosa che fa star male è che è tutto reale e fattibile!
Però a rimancerci male come DaughterGirl è un pò troppo no?[SM=g27975]

Fanculo il film...il libro è 10 volte meglio!(a parte il concerto di David bowie [SM=g27961] )



Non so cosa avete provato esattamente leggendo questo libro… se leggi un libro del genere è quasi ovvio che confronti la storia con te stesso… sono sincera non so cosa mi abbia realmente fatto stare male, però forse se ci pensassi meglio si può anche capire.
In parte non penso di essere stata esagerata, credo ke mi sia spiegata anche male: non parlavo esplicitamente del libro ma del momento in cui l’ho letto, il libro è stato importante ovvio è stato uno dei motivi.
Ho cominciato a leggere il libro quando stavo passando un periodo di merda, diciamo che stavo male fisicamente e non sapevo e non capivo che mi stesse succedendo; quindi questa cosa mi faceva stare male anche emotivamente: mi sentivo stanca, triste, e molto sola. Cavolo non potevo fare un cazzo, dovevo saltare la scuola e stare da sola a casa , quindi mi sono messa a leggere “noi,i ragazzi dello zoo di Berlino” pensando che mi avrebbe aiutato a distrarmi. Ma questo non c’entra molto(col libro intendo..).
Quello che colpisce di Christiane non è il fatto che era giovanissima e si drogava.
Quello che colpisce di più sono le sensazioni che lei provava in tutti i momenti della sua discesa verso la dipendenza, in un certo senso mentre lo leggi t’immergi nella storia, t’immagini l’atmosfera, il luogo, le persone e t’immedesimi nel personaggio però fino ad un certo punto, nel senso che in ogni modo “ci sei” anche tu. Come se lo vivessi te in quel momento con lei soltanto che tu sei consapevole della realtà, invece lei è coinvolta in un entusiasmo “surreale”. Vale tutto su punti di vista. E’ contraddittorio; è un casino non so manco come spiegartelo.
Poi loro erano talmente fatti che non se ne rendevano conto, cioè sapevano che era una situazione veramente di merda, ma ormai era una cosa più grande di loro e che non riuscivano più a controllare. Niente di quello che facevano era costruttivo e i loro sentimenti erano irreali. L’amore che c’era tra Christiane e Detlef sembrava vero amore, ma in realtà era soltanto l’amore per la cocaina a tenerli così uniti. Detlef non era realmente innamorato, forse Christiane sì ma… Poi ammette pure lei che erano uniti a seconda della droga,mi riferisco a quando dice che i ragazzi che cominciavano con le pere era inevitabile che cambiavano gruppo. Poi sempre costretti alla prostituzione pur di avere marchi per farsi qualche pera. Si rovinavano la vita per la droga, per quanto andassero contro a tutto questo. Hanno continuato anche dopo la morte di Atze, Axel e Babi; tutte persone che hanno avuto un ruolo importate nella storia di Christiane. Forse hanno continuato anche per il semplice motivo di sentirsi meglio e non sentirsi in colpa dopo la loro morte, ma è meschino farlo sapendo che sono morti per questo motivo. Tutti loro hanno calpestato la loro dignità, e come hai detto tu è tutto fattibile, in fondo Christiane non aveva problemi diversi da noi. Quando siamo tristi,vogliamo cambiare,o non ci piacciamo la cosa brutta è sapere che non puoi rimontare da solo,sentirsi impotenti o inutili e ricorre a cose come la droga per sentirsi meglio.
Io non so come sia finito esattamente il libro, ma non importa, so che è finto bene.
Quando ho smesso di leggerlo sono diventata ancora più pessimista e triste. E sono stata ancora più male quando dopo pochi giorni sono andata all’ospedale(per quel motivo che ho detto prima), che io odio da morire,odio vedere la gente che sta male e i dottori mi fanno arrabbiare.
Credo che anche alice:nei giorni della droga è molto brutto. Lei finisce in manicomio e quando proprio pensa di essere uscita dalla droga e di essere diventata più grande muore. Una situazione che scivola di mano.
Forse mi sono dilungata troppo e poi sono molto assonnata. E mi sento un po’ stupida perché sembra che sia l’unica che ci sia rimasta male leggendo questo libro...




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daughterGirl

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