all'orizzonte
l'america ci surclassa
e a noi va bene così.
la politica, miolenin quanto mi fa male dire questa cosa, è una corrida di opinioni.non so altrove, nell'europa, ma qui, in questo paesotto, funziona così.
onore a chi si prodiga, e chi indefessamente, si sbatte quotidianamente per far tornare almeno qualcosa , per farlo girare nei versi giusti.sono le persone che rispetto di più al mondo, credetemi.
mantra, nel suo piccolo(grande) ha ragione: dice, vai, parti e sbattiti. ok, bel montanaro. e sarà probabile, che un giorno avverrà così, di mettersi al servizio degli altri, che al proprio nn c'è proprio bisogno.( o cmq, non v'è eterno bisogno di stare addosso a sè stessi, è controproducente)
però ti girano le balle lo stesso che tutto attorno non giro come debba girare.
ci dividiamo su questo e quello, ci arrampichiamo su questo o quello specchio
facendo cmq trionfare la dimensione privata, e ha vinto l'america.nulla da fare.
io inorridisco quando cammino nelle strade, il bello e il prezioso stanno altrove, e non sono uno contro il progresso.
addirittura, siamo arrivat* al punto in cui abbiamo superato anche un discorso di utilità:non si comprano le cose perchè progressivamente abbiamo bisogno di più cose, ma perchè subiamo passivamente mode inutili, assolutamente inutili.
vorrei sapere cosa ci fa un cellulare che va in rete, pieno di cose uacciuari, in mano a persone che NON hanno realmente bisogno di andare in rete(chessò, capirei un broker di borsa).
stop, fine degli esempi, potrei continuare.
e allora, o ti vivi la tua vita, qui, nelle tue cose
oppure, decidi di rinascere altrove, magari adattandoti(e se non ti adatii torni indietro)
negli spazi dove
o queste cose non ci sono proprio
o queste cose vengono combattute.
boh.
lenin sta picchiando la porta della bara,da qualche anno. vorrebbe uscire.