HIM
Lo chiamano Love Metal.
I finlandesi HIM (His Infernal Majesty) cantano storie di amori mistici ed oscuri con gli strumenti della musica pesante e il senso melodico del rock. L'atmosfera è dark.
Il gruppo viene fondato nell’estate del 1995 da Ville Hermanni, in arte Valo ("luce" in finlandese), bellissimo e androgino maudit, metà cantante rock e metà poeta tormentato che fa impazzire il gentil sesso. Nato il 22 novembre del 1976, adora Gene Simmons dei Kiss, Edgar Allan Poe e Clint Eastwood, odia i Beatles e la carne rossa, si interessa di anni Ottanta, di blues, del folklore dell'Est Europa e di libri sulla stregoneria (cita il "Malleus Maleficarum"). Leggenda vuole che prima di fare la rockstar lavorasse alla cassa del pornoshop del padre.
Insieme a lui ci sono il bassista Mige Amour, il chitarrista Linde Lazer, il batterista Gas Lipstick (o Buddah Cognac, se preferite) e il tastierista Zoltan Pluto. Gli HIM debuttano nell’autunno del 1996 con l’EP "666 Ways To Love", che suscita le lodi del mercato scandinavo. Un anno dopo l’album di debutto
"Greatest Lovesongs Vol. 666" (il riferimento al numero della Bestia è pura immagine, non c'è traccia di satanismo) li conferma come icone di culto della scena rock nordica: l'heartagram, pentagramma mutato in cuore, diventa il simbolo riconosciuto della band. Grazie soprattutto all’inclusione nella tracklist della cover di "Wicked Game" di Chris Isaak, Valo e soci cominciano a farsi sentire anche nel resto d’Europa, imbarcandosi in un tour trionfale.
Nel 1999 circola la colonna sonora di "Il 13° Piano" (regia di Roland Emmerich) con la loro "Join me", poi esce
"Razorblade Romance" (gennaio 2000), prodotto da John Fryer (precedentemente al lavoro con White Zombie, Nine Inch Nails e Depeche Mode) e registrato presso i Rockfield Studios, gli stessi che hanno visto nascere "Bohemian Rhapsody" dei Queen e "(What’s The Story) Morning Glory" degli Oasis. "Join Me", il primo singolo estratto dall’album, arriva ai vertici delle classifiche tedesche e finlandesi, conquistando il disco di platino in sole due settimane, quello d’oro con oltre 150.000 copie vendute e il titolo di singolo più venduto nella storia del paese scandinavo.
Ma la trovata celebrità a tutto tondo esige un prezzo da pagare: il line-up subisce uno scossone quando Pluto se ne va e al suo posto viene inserito Emerson Burton. La nuova formazione comincia così i lavori per il terzo album, cercando di tornare alle radici di quello che loro stessi definiscono 'blues scandinavo'. Con una dieta a base di Kiss, Led Zeppelin e Black Sabbath, prende forma
"Deep Shadows And Brilliant Highlights": vede la luce a fine 2001 e dimostra che il love metal dei predecessori è diventato qualcosa di più profondo, una miscela bruciante fatta di contrasti fortissimi. La maggiorparte dell’album è prodotta dalla band e da TT Osala, ma nella scaletta sono presenti anche due brani (fra cui il primo singolo “Pretending”) prodotti da Kevin Shirley (Bon Jovi, Aerosmith) con il tocco finale del già citato Fryer. Al missaggio due geni del rock: Randy Staub (Metallica, Bon Jovi) e Chris Lord-Alge (Tina Turner, Keith Richards).
Passano due anni e arriva
"Love Metal", prodotto dallo stesso Hiili Hiilesmaa del primo HIM datato 1997: uno che fa del rigore intransigente il suo metodo di lavoro (i risultati parlano chiaro: è lui l'uomo dietro band del calibro di Sentenced, Moonspell, Amorphis). Il mixaggio avviene invece agli Scream Studios di Los Angeles ed è opera di Tim Palmer (in curriculum: U2); anche il video di "Buried Alive By Love" viene filmato a Los Angeles con la regia di Bam Margera (dice niente Jackass?). Il disco viene fuori in perfetto stile HIM, conturbanti melodie nere di amore&morte.
Ville Valo e compagni ormai sono star del rock europeo, suonano in tutti i festival che contano, compresi gli italiani Gods Of Metal nel 2003 e Flippaut l'anno dopo. A marzo esce la raccolta
"And Love Said No - The Greatest Hits 1997-2004", una combinazione CD più DVD davvero succosa.