La Resistenza accusata di genocidio

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_Tiberias_
00venerdì 12 marzo 2010 14:13
La Corte internazionale dell’Aia accoglie il ricorso del figlio di un milite della Repubblica sociale assassinato senza processo dai partigiani comunisti. Chiede giustizia per altri 400 caduti.

Link alla notizia completa:

www.ilgiornale.it/cultura/la_resistenza_accusata_genocidio/12-03-2010/articolo-id=428859-page=0-com...
Lucio Lucullo
00venerdì 12 marzo 2010 14:15
Re:
_Tiberias_, 12/03/2010 14.13:

La Corte internazionale dell’Aia accoglie il ricorso del figlio di un milite della Repubblica sociale assassinato senza processo dai partigiani comunisti. Chiede giustizia per altri 400 caduti.

Link alla notizia completa:

www.ilgiornale.it/cultura/la_resistenza_accusata_genocidio/12-03-2010/articolo-id=428859-page=0-com...




Che dire...i morti sono morti per entrambi gli schieramenti...
Penso sia giusto punire gli assassini di entrambe le parti.

Poi chiaramente si parla di guerra e quindi si è in un contesto differente...ma i morti sono sempre morti, che siano repubblichini, comunisti o altro.

Però non penso sia corretto parlare di genocidio.I genocidi sono altri(Ruanda, Armenia...).
Xostantinou
00venerdì 12 marzo 2010 14:26
quoto Lucio...i morti non hanno bandiera.
_Tiberias_
00venerdì 12 marzo 2010 14:31
Infatti, genocidio è una parola grossa e fuoriluogo in questo caso.

Questo non toglie che sul finire della guerra e nell'immediato dopoguerra molte persone sono state uccise perchè accusate di essere fascisti o sostenitori della dittatura, ma in realtà quegli omicidi erano stati perpetrati per fini personali come antiche dispute o per regolare questioni personali.

Notate, nessuno ha mai indagato su quei morti, quante me ne ha raccontate mia nonna su questi fattacci...
Lucio Lucullo
00venerdì 12 marzo 2010 14:42
Re:
_Tiberias_, 12/03/2010 14.31:



Notate, nessuno ha mai indagato su quei morti, quante me ne ha raccontate mia nonna su questi fattacci...




Stessa cosa sui nostri morti...i russi e gli alleati non hanno fatto meglio di quello che hanno fatto i nostri nelle steppe ucraine...

E' un'offesa alla memoria delle vittime lanciarsi in classifiche sulla loro importanza.
Cosa c'è di diverso tra un morto fascista e uno comunista?Tra uno tedesco e uno americano?
Rimane in ogni caso un padre senza più un figlio o un bambino senza genitori...chi ha il coraggio di dire a un padre "tuo figlio valeva poco"?

In guerra non vince nessuno a parte la morte stessa.
_Tiberias_
00venerdì 12 marzo 2010 14:44
Come le migliaia di morti italiani (donne e bambini compresi) causati dai bombardamenti anglo-americani in Italia... Nessuno ha pagato per quello.

Purtroppo in Italia i morti non comunisti valgono meno...
GlaucopideSophia1
00venerdì 12 marzo 2010 14:47
Hai ragione lucio, ma purtroppo si fanno sempre due pesi e due misure e la colpa di pochi ricade su tutti, ed è una cosa ingiusta.
Lucio Lucullo
00venerdì 12 marzo 2010 14:47
Re:
_Tiberias_, 12/03/2010 14.44:

Come le migliaia di morti italiani (donne e bambini compresi) causati dai bombardamenti anglo-americani in Italia... Nessuno ha pagato per quello.

Purtroppo in Italia i morti non comunisti valgono meno...




Noi abbiamo avuto Dresda per esempio.
Gli Alleati quanti morti dicono?
20.000?

In realtà furono almeno 150.000 secondo stime tedesche
(ovviamente insabbiate dopo la guerra).

E non dimentichiamo le decine di migliaia(volendo essere striminziti) di morti civili durante l'assedio di Berlino.
O i vostri connazionali gettati nelle foibe dai titini.

@Glauco:la storia la fanno i vincitori.Se avesse vinto la Germania saremmo qui a discutere su stime errate riguardo ai morti inglesi, francesi e russi.
E in entrambi i casi sarebbe una cosa ingiusta...sono perfettamente d'accordo.
Xostantinou
00venerdì 12 marzo 2010 14:51
_Tiberias_, 12/03/2010 14.31:


Infatti, genocidio è una parola grossa e fuoriluogo in questo caso.
Questo non toglie che sul finire della guerra e nell'immediato dopoguerra molte persone sono state uccise perchè accusate di essere fascisti o sostenitori della dittatura, ma in realtà quegli omicidi erano stati perpetrati per fini personali come antiche dispute o per regolare questioni personali.
Notate, nessuno ha mai indagato su quei morti, quante me ne ha raccontate mia nonna su questi fattacci...




diciamo che in alcuni casi sono stati eliminati possibili oppositori politici E nel mezzo qualcuno si tolse lo sfizio di chiudere vecchi conti privati in sospeso...

ricordiamo anche l'episodio dell'Eccidio di Porzûs, quando alcuni partigiani appartenenti a gruppi comunisti filo-sovietici e filo-jugoslavi massacrarono la Brigata Osoppo, formazione di orientamento cattolico e laico-socialista, con l'accusa di:

"...osteggiare la politica di collaborazione con i partigiani jugoslavi, capeggiati da Josip Broz Tito, la non redistribuzione agli altri gruppi partigiani delle armi che venivano passate alla Osoppo dagli angloamericani e soprattutto di trattare con i soldati della Xª Flottiglia MAS e del Reggimento alpini "Tagliamento", appartenenti alla RSI, per impedire l'annessione del Friuli, della Venezia Giulia e dell'Istria alla Jugoslavia..."

...praticamente la loro colpa era quella di essere dei patrioti, visto che per i partigiani comunisti era giusto che Friuli Venezia Giulia ed Istria venissero annessi alla Jugoslavia (ricordiamo i 40 giorni di occupazione titina della Venezia Giulia ed i relativi infoibamenti)...senza tra l'altro alcuna tesi che ne sostenesse storicamente o socio-culturalmente le pretese di una simile annessione...

...rendiamoci conto, si sono ammazzati tra partigiani per prepararsi posizioni di forza dalle quali negoziare in maniera vantaggiosa non appena finita la guerra si fossero seduti al tavolo della pace...
_Tiberias_
00venerdì 12 marzo 2010 14:55
Già, la storia la fanno sempre i vincitori...

Su questi temi sono vivamente consigliati i libri-inchiesta di Pansa.
Lucio Lucullo
00venerdì 12 marzo 2010 17:58
Re:
Xostantinou, 12/03/2010 14.51:




diciamo che in alcuni casi sono stati eliminati possibili oppositori politici E nel mezzo qualcuno si tolse lo sfizio di chiudere vecchi conti privati in sospeso...

ricordiamo anche l'episodio dell'Eccidio di Porzûs, quando alcuni partigiani appartenenti a gruppi comunisti filo-sovietici e filo-jugoslavi massacrarono la Brigata Osoppo, formazione di orientamento cattolico e laico-socialista, con l'accusa di:

"...osteggiare la politica di collaborazione con i partigiani jugoslavi, capeggiati da Josip Broz Tito, la non redistribuzione agli altri gruppi partigiani delle armi che venivano passate alla Osoppo dagli angloamericani e soprattutto di trattare con i soldati della Xª Flottiglia MAS e del Reggimento alpini "Tagliamento", appartenenti alla RSI, per impedire l'annessione del Friuli, della Venezia Giulia e dell'Istria alla Jugoslavia..."

...praticamente la loro colpa era quella di essere dei patrioti, visto che per i partigiani comunisti era giusto che Friuli Venezia Giulia ed Istria venissero annessi alla Jugoslavia (ricordiamo i 40 giorni di occupazione titina della Venezia Giulia ed i relativi infoibamenti)...senza tra l'altro alcuna tesi che ne sostenesse storicamente o socio-culturalmente le pretese di una simile annessione...

...rendiamoci conto, si sono ammazzati tra partigiani per prepararsi posizioni di forza dalle quali negoziare in maniera vantaggiosa non appena finita la guerra si fossero seduti al tavolo della pace...



Nessuno ne parla mai però...ho la netta sensazione che in Italia si preferiscano gli interessi propri e della propria fazione politica rispetto a quelli della propria nazione.
Questo è un esempio lampante di come un massacro perpetrato da comunisti non abbia mai ricevuto l'attenzione che meritava visto che all'epoca i partiti filo-sovietici e filo-comunisti godevano di una grande importanza.

Chiaramente la cosa vale anche per i massacri taciuti dal regime fascista durante il periodo in cui dominava la penisola italiana.
Xostantinou
00venerdì 12 marzo 2010 18:25
Beh penso che la cosa sia comune anche ad altri paesi...
Lucio Lucullo
00venerdì 12 marzo 2010 20:27
Re:
Xostantinou, 12/03/2010 18.25:

Beh penso che la cosa sia comune anche ad altri paesi...




Beh noi tedeschi non taciamo sui massacri compiuti ai danni dei nostri connazionali...che siano stati russi, americani o inglesi non facciamo finta di nulla.
Tutti i nostri partiti si trovano uniti su argomenti simili...in Italia no.
=Chimaira=80
00sabato 13 marzo 2010 10:20
............
Lucie Licinie, devi capire che la nostra mentalità e' fondamentalmente diversa da quella dei popoli "europei" che hanno temprato ed omogeneizzato la propria identità culturale in secoli di lotte e storia unitaria -come Francia o Gran Bretagna- o tramite, come la Germania, una potente -e devastante- spinta unitaria da parte di una sola nazione.
Come tutti i popoli dalla storia unitaria relativamente breve e che non hanno ancora recepito filosofie d'importazione come la democrazia rappresentativa ed il moi commun rosseauiano, da noi predomina ancora lo spirito di parte e di fazione che e' una secolare nostra tradizione, del resto.


Noi siamo levantini, lo siamo in tutto e chiunque intenda capire l'Italia dovrebbe levarsi dalla testa di considerarci un paese europeo, dal momento che l'idea stessa di europa indica un modello "europeo nordoccidentale", cui persino voi tedeschi non siete del tutto adeguati.
E del resto nemmeno i tedeschi amano ricordare di come americani, francesi ed inglesi avessero causato la morte di almeno duecentomila -ed in molti sostengono essere stime prudenziali- soldati tedeschi internati nei campi del Belgio e della Francia dopo la fine della guerra. In compenso fu data grande eco alla scoperta delle verita' sul massacro di una buona parte del corpo ufficiali polacco a Katyn, prima imputato ai tedeschi e poi, si vide, opera dei sovietici. Ma al primo caso e' stata data rilevanza?
No, ne' sarebbe stato -nella Germania di Adenauer, ad esempio- politicamente consigliabile. Non lo e' tutt'ora.
Per un italiano la convenienza politica ed il bizantinismo sono atteggiamenti comprensibili maturati in secoli di lotta per la sopravvivenza con invasori piu' forti militarmente e contro avversari interni spietati: le guerre del resto sono cose sentimentali ed ogni popolo vi profonde e vi forma i propri vizi e virtu'. I tedeschi ad esempio vi hanno portato e formato la loro propensione verso il monolitismo idealista e l'assoluta coerenza tra mezzi e fini, anche quando a mio modo di vedere essa era piu' di facciata che di sostanza.
Del resto nei molteplici rivolgimenti della politica e della strategia, la coerenza spesso e' un lusso davvero troppo costoso ed inutile. I problemi da risolvere sono semplicemente troppo complicati per le capacita' della mente umana di concepirli, errore e contraddizione sono ecventi matematicamente inevitabili.

Un proverbio navajo recita "chi racconta la storia governa il mondo" e starei davvero molto attento prima di arrogare a qualunque popolo -un'entita' cosi' poco definibile che puo' essere considerata soltanto una definizone di comodo- qualunque, la capacita' di farsi portatore della verità storica o soltanto di un atteggiamento piu' aperto verso di essa.
_Tiberias_
00giovedì 1 aprile 2010 18:41
In Italia sui crimini commessi dai partigiani italiani e titini è stata operata una censura di fatto per molti decenni. Censura voluta e perpetrata dal PCI che nel frattempo aveva conquistato l'egemonia culturale nel paese, con la complicità colpevole della DC, che non è riuscita (o non ha voluto) ad imporre una sua cultura pure essendo la sola forza politica di governo nel paese. Anche sulla fine dei soldati dell'ARMIR è calato un pesante silenzio questa volta dovuto al cordone che univa il PCI all'URSS, che da quest'ultima prendeva lauti finanziamenti. Sui rapporti tra URSS e PCI non è mai stata fatta luce, basta vedere i risultati prodotti dalla commissione parlamentare Mitrokhin che si può definire un mezzo insabbiamento; speriamo che non succeda lo stesso con i documenti del KGB che Lukašenko a dato a Berlusconi.
ironman1989.
00domenica 6 giugno 2010 02:49
Pansa ha scritto molto su questo argomento: ma gli sono piovute critiche addosso da ogni parte...
Xostantinou
00sabato 15 gennaio 2011 19:27
Ovviamente, perché da parte dei "vincitori" che hanno scritto la storia a proprio comodo è molto più vantaggioso inneggiare ipocritamente ad un falso moralismo al grido di "quello che è stato è stato, chiudiamo questi vecchi capitoli, abbandoniamo gli antichi rancori e concentriamoci sul presente"...eh bravi! troppo facile dire cose simili quando dagli orrori del passato si ha avuto grandi giovamenti! e voler ora tacere sulle nefandezze che vi hanno procurato ricchezza e potere ma, soprattutto una buona nomea.
Keirosophos
00sabato 15 gennaio 2011 19:46
Si ma alla fine cose del genere in guerra succedono sempre, comunque penso che sia ridicolo accusare la resistenza di genocidio, non furono loro a farlo. Per me è esagerata quest'accusa, che poi abbiano compiuto atti orribili è certo, ma di sicuro i fascisti e i nazisti non furono da meno
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