MERCURIO LOI

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ozymandias
00martedì 23 maggio 2017 20:34


Gennaio 2014, esce sulla collana LE STORIE l'albo di Bilotta e Mosca dedicato a questo investigatore romano dell'800.



Maggio 2017.
Esordio in edicola per la serie regolare.

Juan Galvez
00mercoledì 24 maggio 2017 16:39
Splendido "esordio", probabilmente dei colori se ne poteva fare a meno, ma hai visto mai che possa servire a farlo leggere un po' di più.

V.
ozymandias
00mercoledì 24 maggio 2017 19:35
Io toglierei il probabilmente.

Ma purtroppo questa credo che sia più che una scelta artistica, una direttiva della casa editrice.
Ce ne faremo una ragione.

Ho aperto il topic perchè ritengo che l'albo sia davvero notevole: uno dei numeri uno più interessanti di sempre.

Tanti personaggi interessanti, tanta carne al fuoco.

Ne vedremo delle belle.
Juan Galvez
00mercoledì 24 maggio 2017 20:28
Re:
ozymandias, 24/05/2017 19.35:

Io toglierei il probabilmente.

Ma purtroppo questa credo che sia più che una scelta artistica, una direttiva della casa editrice.
Ce ne faremo una ragione.

Ho aperto il topic perchè ritengo che l'albo sia davvero notevole: uno dei numeri uno più interessanti di sempre.

Tanti personaggi interessanti, tanta carne al fuoco.

Ne vedremo delle belle.

PDA.

V.


Carlo Maria
00venerdì 26 maggio 2017 18:44
Re:
ozymandias, 24/05/2017 19.35:

Io toglierei il probabilmente.

Ma purtroppo questa credo che sia più che una scelta artistica, una direttiva della casa editrice.
Ce ne faremo una ragione.

Ho aperto il topic perchè ritengo che l'albo sia davvero notevole: uno dei numeri uno più interessanti di sempre.

Tanti personaggi interessanti, tanta carne al fuoco.

Ne vedremo delle belle.




Condivido!!!
Davvero un albo coi controfiocchi, ricco di tensione, di azione, di caratterizzazioni. Bilotta è uno dei migliori sceneggiatori della casa editrice e le potenzialità del personaggio erano evidenti fin dal suo stupendo esordio sull'altra collana. Decisamente un fumetto da seguire!
rimatt1
00venerdì 26 maggio 2017 21:43
Per me quest'albo alza ulteriormente un'asticella già alta: l'ho trovato perfino migliore di quello, già notevolissimo, apparso su Le storie. In aggiunta, Mosca firma forse la sua prova migliore da quand'è in Bonelli. Buona anche la colorazione: se ne poteva fare a meno, va da sé, ma mi pare comunque data con gusto e misura.
Carlo Maria
00domenica 2 luglio 2017 18:06
Il secondo numero mi è piaciuto moltissimo. La testata mi appassiona proprio: una serie di personaggi costruiti benissimo, bei dialoghi, una sana dose di avventura e azione... e i disegni di Casertano, che amo incondizionatamente. Però... mi manca su Dylan: il ricambio di disegnatori sulla testata è dovuto alla volontà della vecchia guardia di trovare altrove nuovi stimoli o c'è una regia? A me il parco disegnatori di Dylan è sempre piaciuto moltissimo per la varietà di stili che mostrava, ma quasi tutti notevoli.
rimatt1
00domenica 2 luglio 2017 23:09
Be', negli ultimi dieci mesi per Dylan sono uscite ben due storie disegnate da Casertano, quindi non si può certo dire manchi dalla testata. Tra l'altro l'ultima, quella di questo mese, è disegnata molto bene.
Carlo Maria
00venerdì 25 agosto 2017 21:18
Il numero 4 è un divertissement, ma ce ne fossero di più di divertissement di questo livello!!! L'autore riesce a portare avanti la caratterizzazione dei personaggi e nel mentre regalare azione, ironia e interessanti riflessioni. Il tutto focalizzandosi e incentrando il discorso sul tema del cibo. Questa testata mi sta piacendo proprio molto.
Juan Galvez
00venerdì 25 agosto 2017 21:45
Re:
Carlo Maria, 25/08/2017 21.18:

Il numero 4 è un divertissement, ma ce ne fossero di più di divertissement di questo livello!!! L'autore riesce a portare avanti la caratterizzazione dei personaggi e nel mentre regalare azione, ironia e interessanti riflessioni. Il tutto focalizzandosi e incentrando il discorso sul tema del cibo. Questa testata mi sta piacendo proprio molto.

All'anima del divertissement, questo albo è un vero e proprio psico-trattato sulla fantasia e sulla creatività.

V.


rimatt1
00venerdì 25 agosto 2017 23:35
Albo che ho letto proprio oggi trovandolo di squisita fattura, scritto con una sublime leggerezza che non è mai banalità. E' davvero una delizia sfogliare gli albi di Mercurio. Tra l'altro la colorazione è veramente buona.
Sashimi
00giovedì 31 agosto 2017 03:29
Mi accorgo che, preso da tante cose, non ho mai parlato del sor Mercurio. Ed è strano, perchè la sto ammirando come opera, ma non riesco a innamorarmene. Ed è ri-strano, perché Mercurio in certo senso mi somiglia.

Forse è solo il meta-lettore che è in me, abituato a ragionare sul contorno, che vorrebbe trovare il consueto conforto nell'intuire dove la serie voglia andare a parare, quali strade prenderà, così ondivaga e jazzante, tra autoconclusività degli episodi e trame di più lunga gittata: ma finora tutto ciò gli è risultato (piacevolmente) impossibile.

Perchè Bilotta è giunto alla maturità e sta *davvero* dando il bianco, portando volentieri i lettori in territori che a molti sembreranno inesplorati, non convenzionali. E lo sono: per l'ambientazione e per lo stile lieve, sì, ma soprattutto per il bagaglio di tecniche narrative che sta impiegando - e anche per quelle che NON sta impiegando (per dire: nessuna differenza grafica tra piani temporali diversi, né didascalie). Una performance sopraffina che, se continuerà su questi livelli, lo porrà definitivamente sulle mappe: un nuovo faro, una consolazione per un fumetto italiano disperamente bisognoso di medicamenti di questo tipo. E i disegnatori, pur con piccole oscillazioni e scontando l'effetto omogeneizzante e livellante dei colori (comunque validi), sono finora tutti all'altezza del compito.

Però ho due grosse perplessità su questioni collaterali, se vogliamo "metodologiche"

La prima è una mancanza: data l'ambientazione, trovo che il romanesco, almeno un po', ci starebbe benissimo. E una volta tanto non sarebbe a puro scopo comico. E invece nulla: un italiano elegante, ironico, meditabondo, che qui e là echeggia costrutti del passato, perfetto per il protagonista e per Ottone e per la pagina di introduzione all'albo; ma dal suono troppo neutro, se non eccessivamente forbito, se messo in bocca a personaggi chiaramente popolani. Ma mi rendo conto che, in casa Bonelli, usare il romanesco vorrebbe dire infrangere un tabù enorme, più grande persino di altri (il dare del voi, le parolacce) poi allascati negli anni.

L'altra è una preoccupazione, un'ansia: quanto piacerà, una scrittura così raffinata, per molti versi spiazzante, al grande pubblico - bonelliano e non? E quanto a lungo? Anche perché si tratta di una serie aperta e non di una miniserie. La romanitas così peculiare reggerà, o ci saranno svolte geografiche in giro per l'Italia risorgimentale?

Curiosità, curiosità.


Sash
rimatt1
00giovedì 31 agosto 2017 19:13
Una storia a bivi, con Mercurio Loi e Ottone indecisi sulla strada da prendere. Sceglietela voi per loro!

http://www.sergiobonelli.it/mercurio-loi/2...eterna-1001689/

Bilotta, che fai? [SM=x74898]
Sashimi
00giovedì 31 agosto 2017 21:29
il link pare troncato...

rimatt1
00giovedì 31 agosto 2017 22:58
Carlo Maria
00venerdì 1 settembre 2017 12:00
Re:
rimatt1, 31/08/2017 22.58:





Wow! Sono curioso di vedere come renderà quest'idea. Quando noi eravamo ragazzi, Matte, sarà capitato anche a te d'intortarti coi libri game! Ne avevo un sacco, di collane diverse. Ed erano francamente divertenti.
Il concetto è quello delle sliding doors e su un fumetto dai contenuti inaspettati quale Mercurio Loi, l'esito potrebbe essere straniante, per esempio prevedere la morte anche di uno dei protagonisti se si segue una strada anziché un'altra. Vedremo!
rimatt1
00venerdì 1 settembre 2017 13:51
Certo che ne ho letti, ed è proprio per questo che non vedo l'ora di avere tra le mani il sesto numero di questa preziosissima serie!
Sashimi
00sabato 2 settembre 2017 20:19

A metà anni '80 i bivi erano di gran moda [SM=x74927]

Tanto che furoreggiavano pure su Topolino: quelle più riuscite facevano parte della serie di avventure archeologiche con i prof Zapotek e Marlin, ma ne ricordo anche altre. Oggi non sono molto ricordate ma erano sempre dei piccoli eventi.

Sash
Carlo Maria
00domenica 3 settembre 2017 11:58
Re:
Sashimi, 02/09/2017 20.19:


A metà anni '80 i bivi erano di gran moda [SM=x74927]

Tanto che furoreggiavano pure su Topolino: quelle più riuscite facevano parte della serie di avventure archeologiche con i prof Zapotek e Marlin, ma ne ricordo anche altre. Oggi non sono molto ricordate ma erano sempre dei piccoli eventi.

Sash




Mamma, è vero! Le ho sempre apprezzate! [SM=x74967]
Sashimi
00domenica 1 ottobre 2017 22:29
E dopo il n.5..
...confermo l'impressione e i "dubia" (quantomai appropriato il termine, echeggiante di vaticane cose).


Bilotta scrive sopraffino ma difficile: le storie vanno meditate, rilette, ripercorse per essere capite. E non si riesce davvero a coglierle appieno, a ingabbiarle: certi passaggi restano comunque criptici o impliciti, aperti a intepretazioni. A cominciare dall'introduzione scritta, che è per me parte integrante della storia -una specie di cappello stile "Hitchock presenta"- per finire con la mela di legno in questo episodio.

Se un fumetto come questo "L'infelice" l'avessero illustrato Dave McKean o Eddie Campbell, al posto di un più anonimo Andrea Borgioli, ora staremmo parlando di misterioso capolavoro. O proprio di capolavoro assoluto.

Tutto ciò però si situa all'estremo opposto rispetto a quanto è abituato a leggere il pubblico medio, non solo bonelliano, non solo da edicola. Se avrà successo, o anche solo terrà botta, si dovranno almeno in parte rivedere le previsioni sul tristo destino dell'umanità [SM=x74972]. Ma, francamente, è una strada tutta in salita ripida.


Sash
Carlo Maria
00sabato 14 ottobre 2017 11:00
Re: E dopo il n.5..
Sashimi, 01/10/2017 22.29:

...confermo l'impressione e i "dubia" (quantomai appropriato il termine, echeggiante di vaticane cose).


Bilotta scrive sopraffino ma difficile: le storie vanno meditate, rilette, ripercorse per essere capite. E non si riesce davvero a coglierle appieno, a ingabbiarle: certi passaggi restano comunque criptici o impliciti, aperti a intepretazioni. A cominciare dall'introduzione scritta, che è per me parte integrante della storia -una specie di cappello stile "Hitchock presenta"- per finire con la mela di legno in questo episodio.

Se un fumetto come questo "L'infelice" l'avessero illustrato Dave McKean o Eddie Campbell, al posto di un più anonimo Andrea Borgioli, ora staremmo parlando di misterioso capolavoro. O proprio di capolavoro assoluto.

Tutto ciò però si situa all'estremo opposto rispetto a quanto è abituato a leggere il pubblico medio, non solo bonelliano, non solo da edicola. Se avrà successo, o anche solo terrà botta, si dovranno almeno in parte rivedere le previsioni sul tristo destino dell'umanità [SM=x74972]. Ma, francamente, è una strada tutta in salita ripida.


Sash




Altro albo splendido per una collana che per ora Ina nella solo gioiellini. E ora l'attesa del prossimo, a scelte alternative, si fa pressante!
Juan Galvez
00sabato 14 ottobre 2017 18:01
Re: Re: E dopo il n.5..
Carlo Maria, 14/10/2017 11.00:




Altro albo splendido per una collana che per ora Ina nella solo gioiellini. E ora l'attesa del prossimo, a scelte alternative, si fa pressante!

Però il discorso di Sash fila tutto: la serie rischia di essere troppo raffinata e complessa per sopravvivere in edicola (e non solo in edicola).

V.


LucaL@
00martedì 24 ottobre 2017 13:08
Il numero 6, che dovrebbe essere una specie di librogame e veniva dato in uscita oggi, non è ancora uscito, vero? Io non l'ho trovato.

PS: si pronuncia Mercurio "Luà" alla francese, vero?
spoiler
rimatt1
00lunedì 30 ottobre 2017 10:42
Sesto numero incredibile, una continua sorpresa. Una sceneggiatura calibrata alla perfezione e raffinatissima per un albo di rara intelligenza e godibilità. Disegni forse migliorabili; in compenso, la colorazione è molto buona.
LucaL@
00lunedì 30 ottobre 2017 12:32
ostia, mi ero dimenticato di Mercurio Loi. Vedrò di recuperarlo.
Juan Galvez
00martedì 31 ottobre 2017 05:20
Re:
rimatt1, 30/10/2017 10.42:

Sesto numero incredibile, una continua sorpresa. Una sceneggiatura calibrata alla perfezione e raffinatissima per un albo di rara intelligenza e godibilità. Disegni forse migliorabili; in compenso, la colorazione è molto buona.

Un albo davvero straordinario, dove una volta di più si esplorano i meccanismi della creatività, ponendoli in parallelo con i meccanismi della vita quotidiana e del caso. Una volta di più mi chiedo che risposta possa dare l'edicola a un fumetto che in partenza non può rivolgersi a tutti.

V.


Carlo Maria
00domenica 12 novembre 2017 11:50
Un albo eccezionale, di rara finezza, di originale struttura. La scrittura è davvero sorprendente: Bilotta è in un momento di grazia incredibile.
A me i disegni sono francamente piaciuti.
Riguardo alle vendite, do per scontato che non siano granché elevate, perché il prodotto è davvero di nicchia. Ma che livello!!! [SM=x74874] [SM=x74874] [SM=x74874]
LucaL@
00domenica 12 novembre 2017 12:29
Uh, è vero, volevo prendere il 6 [SM=x74878]

Ma l'hanno annunciato con troppo anticipo e alla fine mi sono dimenticato [SM=x74996]
ozymandias
00venerdì 24 novembre 2017 14:30
7° albo ancora una volta super.
Anche se Mercurio praticamente non c'è...

Sul fronte disegni pure non si sbaglia un colpo.
Stavolta tocca a Massimiliano Bergamo, reduce da Lukas.
Juan Galvez
00venerdì 24 novembre 2017 18:11
Re:
ozymandias, 24/11/2017 14.30:

7° albo ancora una volta super.
Anche se Mercurio praticamente non c'è...

Sul fronte disegni pure non si sbaglia un colpo.
Stavolta tocca a Massimiliano Bergamo, reduce da Lukas.

'Orpo, qui non è uscito.

V.


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