Quando compriamo un cane, le nostre responsabilità...

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kinakina
00giovedì 12 luglio 2007 09:02
dal "Corriere della Sera" 11 luglio 07

Sgominato traffico illegale di cani
In cinque anni importati illegalmente in Italia oltre 70 mila
cuccioli da Romania, Ungheria e Repubblica Ceca

MILANO - Importare cuccioli di razza dai Paesi dell’est Europa per rivenderli illegalmente in tutta Italia: è questo il nuovo business delle organizzazioni criminali: «Prima pensavamo che il commercio illegale di cani celasse quello di droga e armi», racconta il maresciallo Marco Mandrelli del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna, in realtà ci siamo subito accorti che era il cane la fonte di reddito». E i conti sono presto fatti. Maggior margine di guadagno e minori rischi rispetto ad altre importazioni illegali.
Questa terribile speculazione ha visto coinvolti, in cinque anni, oltre 70.000 cuccioli per un giro di affari complessivo di diversi milioni di euro. I cani, acquistati in Paesi come Romania, Ungheria e Repubblica Ceca a una media di 60 euro l’uno venivano svezzati precocemente, maltrattati e rivenduti nel nostro Paese a un prezzo che variava dai 500 ai 1500 euro. Molto spesso le loro condizioni erano così gravi da farli morire, dopo l’effetto delle droghe somministrategli per tenerli vispi e in vita, a pochi giorni dall’acquisto: giusto il tempo per far incassare ai propri aguzzini il guadagno.

ALLEVATORI E VETERINARI -Uno scenario terribile che ha visto la partecipazione di diversi soggetti incensurati, da allevatori a medici veterinari, appartenenti a una rete organizzativa che era ormai ben ramificata su tutto il territorio italiano. Grazie al lavoro del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna, che coordina l’inchiesta denominata “Black Dog”, in collaborazione con l’Enci (l’Ente Nazionale della Cinofilia Italia che si occupa del rilascio dei pedigree), i Comuni, il Corpo Forestale dello Stato e le Asl ci sono i primi indagati e molti sequestri. E non è ancora finita.
L’indagine continua a diversi livelli e con un unico obiettivo: interrompere questi viaggi dell’orrore grazie anche alla collaborazione dei cittadini che devono avere tutte le informazioni per scegliere un cucciolo sano attraverso le vie legali. «A tal fine, precisa Fabrizio Crivellari Direttore Generale dell’Enci, stiamo vagliando una serie di iniziative volte a rafforzare ulteriormente il controllo delle cucciolate sul territorio. A questo proposito ci sono interessanti idee, che nascono proprio dall’esperienza accumulata in questi mesi di collaborazione con la Guardia di Finanza».
LE ORIGINI DELL'INCHIESTA - «Agli uffici della Guardia di Finanza, sono arrivate numerose denunce da parte di cittadini che dichiaravano che il proprio cucciolo di razza era morto, a pochi giorni dall’acquisto, a causa di gravissime malattie come, per esempio, il cimurro» racconta il capitano Gian Luca Berruti che, insieme al maresciallo Mandrelli, è a capo dell’indagine. «I cani venivano acquistati in negozi o allevamenti con presunta autorizzazione Enci, attraverso siti Internet o durante fiere itineranti, come la Fiera del cucciolo presente ogni anno ad Assago e in molti altri paesi e città. Ogni cane era provvisto di certificato medico comprovante la sua buona salute, di regolare microchip, passaporto e pedigree, che poi si sono rivelati falsi o contraffatti, a garanzia del benessere dell’animale e delle sue origini italiane».
LE PERQUISIZIONI - Da queste prime segnalazioni sono iniziate le perquisizioni che hanno permesso di portare alla luce un’organizzazione capillare che si occupava di ogni fase legata alla vendita dei cuccioli: dall’acquisto fuori Italia, all’introduzione nel nostro Paese, alla contraffazione dei documenti, alla commercializzazione vera e propria. «Grazie ai numerosi accertamenti, svolti anche a livello internazionale, è emerso che gli indagati, a oggi 22, disponevano di strutture di base nei Paesi dell’est dove venivano fatti transitare fino a 150 cuccioli ogni due giorni» continua il Capitano Berruti. «I cani, di poco più di un mese di vita, venivano imbottiti di antibiotici e talvolta drogati con un principio attivo derivato dalla vitamina D, in grado di farli crescere nella metà del tempo. Trasportati in camion stracolmi giungevano nei presunti allevamenti abusivi che erano privi dei minimi requisiti igienico sanitari, ambientali ed edilizi previsti dalla legge».

PER I CUCCIOLI SEQUESTRATI: CURE E AFFIDAMENTO - «Tra i cani rinvenuti nei luoghi messi sotto sequestro vi è un alto tasso di mortalità. La loro condizione di salute di solito è drammatica. Nel corso degli anni, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bologna, ormai un punto di riferimento in tutta Italia per questo tipo di indagini, in collaborazione con l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) di Milano, il Corpo Forestale dello Stato e le Asl, ha salvato oltre 1.000 cuccioli che sono stati soccorsi, ospitati presso canili comunali e affidati a famiglie considerate idonee, con la formula della Custodia Giudiziale Gratuita, «una sorta di affido temporaneo» spiega il Capitano Berruti. «È di questi giorni, ad opera del Pubblico Ministero di Bologna Giuseppe Di Giorgio, il provvedimento di riscatto dei primi 100 cani sequestrati a Bologna e provincia» spiega Mandrelli. «Un provvedimento senza precedenti nel nostro Paese - continua il maresciallo - che permetterà di trasformare l’affido temporaneo in una vera e propria adozione perenne, a tutela degli animali e delle famiglie che li hanno accolti».

Chiara Bidoli

[Modificato da kinakina 12/07/2007 9.08]

kinakina
00giovedì 12 luglio 2007 16:00
Cani di razza, ecco come sceglierli

MILANO - «Scegliere la razza che più si addice al nostro stile di vita e alle nostre esigenze e far riferimento a un allevamento associato Enci», queste le prime indicazioni di Pietro Condò, Esperto giudice dell’Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italia) e allevatore per la razza Cavalier King Charles Spaniel. Ma non solo. «Esigere che il cane in questione abbia il pedigree. Il pedigree, contrariamente a quanto si possa pensare, costa poche decine di euro e deve essere compreso nel prezzo del cucciolo», continua Condò. «È bene diffidare assolutamente di chi propone cuccioli senza pedigree. Non vi è logica a negarlo e sopratutto non può influire sul prezzo del cane, spesso la mancanza di pedigree cela un traffico di cani importati da paesi esteri ed esposti a molti rischi».
Per sapere dove acquistare un cucciolo iscritto al Libro genealogico e che abbia, quindi, un pedigree autentico, la cosa migliore da fare è contattare le Associazioni Specializzate di razza riconosciute dall'ENCI. «Queste associazioni», precisa Fabrizio Crivellari Direttore Generale dell’Enci, «sono costituite dai cinofili appassionati a una singola razza, o a un preciso gruppo di esse, e si occupano del miglioramento genetico, del loro studio e della loro valorizzazione nella società contemporanea. Sul sito dell'ENCI si trovano i recapiti di tutte le 62 associazioni specializzate riconosciute, dall'Amici Bassotto Club al Weimaraner Club d'Italia, dal Club Amici Dalmata al Club Cani da Compagnia, alla Società Italiana Setters al Club del Levriero, solo per citarne alcuni».

VERIFICA DELL’ALLEVAMENTO - Dopo aver individuato il tipo di cane e il possibile allevatore, è indispensabile una verifica dal vivo. «Non acquistare mai un cucciolo a ‘scatola chiusa’», continua Condò. «Prima di accogliere un nuovo essere vivente in casa nostra è fondamentale andare a visitare l'allevamento, luogo dove si dovrà evincere che i riproduttori vivono felici in ambiente idoneo e pulito».
Un altro aspetto da tener presente è l’età del cucciolo, che non deve essere troppo piccolo. «Meglio comperare un cucciolo che abbia già compiuto i tre mesi, con tutti i vaccini e richiami già effettuati e già con microchip, precisa Condò. Il mese che va dai due ai tre permetterà all'allevatore di completare il suo lavoro lavorando anche sull'imprinting del cucciolo. La stramaggioranza dei cani disadattati sono stati separati troppo presto dalla madre e dall'allevatore, a cui spetta il compito di seguire il cucciolo professionalmente anche sotto il profilo psicologico. Un cucciolo mercificato e venduto in una vetrina deve essere separato dalla madre troppo presto e deve affrontare vari passaggi di mano che influiranno quasi sicuramente negativamente sulla sua salute e psiche».

ATTENZIONE A INTERNET - «È necessario diffidare degli annunci sul web», continua Condò, «dove è possibile pubblicizzare dati non veritieri. Meglio quindi prendere inizialmente contatti telefonici e andare a vedere di persona il cagnolino, tenendo conto che i cuccioli, se allevati e selezionati bene, non possono essere allevati in ‘batteria’. La produzione e lo svezzamento di un buon cucciolo richiede molto tempo, per cui una volta maturata l'idea di acquistarne uno, lo si deve aspettare pazientemente dopo avere preso accordi con l'allevatore. Oltre a questo, bisogna ricordarsi di richiedere il libretto sanitario, la documentazione per iscrivere il piccolo alla anagrafe canina ed una ricevuta del pagamento. Per finire, quando si va a prendere il cucciolo, bisogna verificare che sia vispo, con gli occhi limpidi e puliti, il pelo lucido e il ventre morbido e non gonfio». E una volta giunti a casa, è bene far visitare dal veterinario il cucciolo e riservarsi il diritto di riconsegnarlo all'allevatore qualora si presentassero problemi comportamentali o di salute.
rugabull
00sabato 19 gennaio 2008 09:58
[SM=x830202] Non so quanto ci si addentri nelle stanze anche "impolverate" del Castello,ma ho pensato di riportare sù questo post che mise Kina... credo sia utile. [SM=x830168]

Ruga [SM=x830177]
paglia1978
00sabato 19 gennaio 2008 14:23
Io direi utilissimo sotto tutti e sottolineo tutti i punti di vista!!!


[SM=x830168] [SM=x830168] [SM=x830168] [SM=x830168] [SM=x830168] [SM=x830168] [SM=x830168] [SM=x830168] [SM=x830168] [SM=x830168] [SM=x830168] [SM=x830168]
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