Referendum 12/13 giugno 2011

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wari
00domenica 5 giugno 2011 12:51
strano ma vero, abrogativo non è né un salume pregiato né un ballo regionale

Abrogare [io àbrogo; tu àbroghi ecc]tr., giur. - Annullare una norma giuridica, un ordine, un provvedimento, mediante nuova legge o disposizione che dichiari espressamente nulla quella precedente o sia comunque incompatibile con essa: una legge non può essere abrogata se non per virtù di altra legge.

Abrogatòrio (o abrogativo)agg., giur. - che ha lo scopo o l'effetto di abrogare: atto, provvedimento a. o di efficacia a.; referendum abrogativo.
(Dizionario della lingua e della civiltà italiana contemporanea,E. De Felice e A. Duro, edizioni Pallumbo)

Insomma:
per dire No
No per dire
O astensione (e quindi No. E se dite No dite , eh!)

Sto cercando un modo efficace per spiegare questa roba a mio nonno, che con i giochi di logica fa acqua.
Mio nonno legge solo la Bibbia (ma sarebbe stato lo stesso se avesse letto solo il Corano, il Talmud o i Veda, eh), compra la settimana enigmistica e guarda il calcio in tv. Dubito che conosca il significato della parola "abrogativo", e dubito che si sia preso la briga di informarsi.
Ma so che, anche se potrebbe davvero credere che l'esate scorsa la spazzatura gli arrivava sotto le finestre a causa di malvagi magistrati comunisti giunti nottetempo a lasciare cartine delle gomme in giro (stesse cartine che sono state magicamente raccolte dal nostro esimio presidente del Consiglio ad ogni Sua Venuta in quel di Napoli), non vuole ritrovarsi le scorie nucleari sotto al c*lo, perché ha sei nipoti ed un'ottima salute: ovvero tutte le carte in regola per divenire un sereno bisnonno.
E una volta alle urne, il senno di crocettare legittimo impedimento ed acqua pubblica (anche solo per dire No, che ne so? Io dico di spiegare, mica di convincere. Ognuno voti secondo ciò che ritiene giusto, ma che almeno si diano a tutti i cittadini i mezzi per capire di che si sta parlando) gli verrebbe, anche solo perché tanto ormai è lì.

Insomma, quali strategie state attuando e/o avete visto attuare per cercare di sensibilizzare anche chi di referendum, quorum e compagnia non capisce una ceppa al cubo? XD

(Mi sembra sottinteso che mi stia rivolgendo principalmente a chi voterà Sì, perché dubito che chi voterà No o semplicemente si asterrà possa provare interesse nel diffondere qualcosa)



_kiriku_
00lunedì 6 giugno 2011 22:11
Allora, attualmente ho all'attivo due persone che ho convinto ad andare a votare, mentre inizialmente la loro risposta era "Mah, non mi sono informato molto di questa cosa, che vada qualcun altro"
Rabbia, tuoni e fulmini da parte mia (che sono riuscita a contenere) e un sorrisetto, prima di partire con la spiegazione intanto di cosa significhi la parola "abrogare" e poi del significato del referendum.
Personalmente cerco di andare sull'argomento e di capire se chi ho di fronte capisce di cosa sto parlando, cosa intende fare e soprattutto se ha capito cosa deve fare (per quanto riguarda la faccenda dei sì e dei no). Poi spiego pro e contro. Naturalmente, come tutti, sono un po' schierata politicamente, però di certo non vorrei trovarmi delle scorie sotto casa mia (né sotto quella di qualcun altro, chiariamo!) e non voglio che un giorno le trovino i miei nipoti, magari facendo castelli di sabbia in spiaggia.
Non è molto, però meglio di niente, anche perché credo di non essere l'unica a cercare di spiegare ad altri perché si deve votare.
Mi fa specie che un mio amico dica che solo i comunisti andranno a votare, come se chi vota "sì" fosse comunista, ma si fa quel che si può. Si spera sempre che non siano tanti a pensarla così...
Alice Sacco
00lunedì 6 giugno 2011 23:31
Io votero sia dei si che dei no (non specifico le motivazioni), e le mie decisioni sono venute dopo essermi informata da diverse fonti (possibilmente di ambo le parti) e di me si può dire tutto ma non di certo che sia comunista (senza offesa, eh [SM=g27988] )
Atreius88
00mercoledì 8 giugno 2011 11:11
La prima cosa, come già detto, è spiegare il concetto che diciamo sì per dire no e no per dire sì.

Ma è la sintesi del referendum abrogativo, che ci consente di abrogare la legge attualmente in vigore, che ha modificato la precedente. Ci va dunque bene la formulazione precedente? "Voto sì e quindi boccio quella attuale".

Le motivazioni per portare la gente a votare, sono fornire informazioni il più possibile chiare. E sì, l'energia nucleare per tanti scienziati è il futuro, ma adesso, che non siamo in grado nemmeno di evitare incidenti sul lavoro, in Italia, non è proprio il caso. Che ovunque si sta disincentivando il nucleare, che anche se è sicuro per eventi probabilistici, non ci mette al riparo da eventi stocastici, come il terremoto in Giappone. Se non ci fossero state centrali, il disastro nucleare NON sarebbe successo, e ci staremmo preoccupando tutti del terremoto, e NON delle fughe radioattive.

L'acqua è un bene di tutti, inoltre. Scivolare verso un sistema di privatizzazione strisciante, è leggermente pericoloso. Certo, c'è chi dice che migliorerebbe il servizio, e si ridurrebbero gli sprechi, che sono la norma, nella nostra rete di acquedotti. Ma chi ci da la garanzia che tutte le compagnie saranno così? Chi ci dice che in un paese dove abbiamo una criminalità strisciante ed oscura come la Mafia, la Camorra, et similia, alcuni furbetti del quartierino non vedano nell'oro blu, l'ennesimo modo per arricchirsi?
Oltre al fatto che comuni che hanno già privatizzato l'acqua con ordinanza, ora fanno carte false per tornare al vecchio sistema pubblico.

Il legittimo impedimento... Ma scherziamo? Io ho avuto un esame universitario in concomitanza di una colica renale. Il professore l'ha forse spostato per me? No. Ho presenziato all'evento con la mia flebo, tornando in ospedale immediatamente dopo. Siccome io con questo impedimento l'esame l'ho fatto lo stesso, non vedo ragione per cui una carica pubblica dovrebbe sottrarsi ad eventi giudiziari che lo riguardano accampando scuse di dubbia natura.
§PucchykoGirl§
00giovedì 9 giugno 2011 14:56
Non mi pronuncio sui motivi dei referendum, ma vorrei far riflettere sul fatto che, normalmente, nei referendum, i "no" - quindi quelli che dicono "sì, teniamo questa legge" - non votano proprio, perché votando si permette di raggiungere il quorum per quel referendum, motivo per cui andare a votare e votare 'no', equivale ad un sì.
Lo dico solo per correttezza, anche perché - potessi votare - i miei sarebbero sì, ma tengo a precisare quello di cui sopra, perché il meccanismo dei referendum è sufficientemente contorto perché la gente ci caschi (:
KimmyTamer
00giovedì 9 giugno 2011 19:21
Re:
§PucchykoGirl§, 09/06/2011 14.56:

Non mi pronuncio sui motivi dei referendum, ma vorrei far riflettere sul fatto che, normalmente, nei referendum, i "no" - quindi quelli che dicono "sì, teniamo questa legge" - non votano proprio, perché votando si permette di raggiungere il quorum per quel referendum, motivo per cui andare a votare e votare 'no', equivale ad un sì.
Lo dico solo per correttezza, anche perché - potessi votare - i miei sarebbero sì, ma tengo a precisare quello di cui sopra, perché il meccanismo dei referendum è sufficientemente contorto perché la gente ci caschi (:




non è propriamente corretto; quello del quorum è un trip contorto.
Ci sono due soglie: la prima quella del quorum - che chiaramente è il minimo indispensabile per chi vorrebbe vedere le leggi abrogate; successivamente c'è la percentuale.

Come in molti hanno detto e notato, negli ultimi anni chi parteggiava per i "no" dei referendum ha sempre invitato la gente ad andare al mare, piuttosto che votare no. Questo ha funzionato perchè gli italiani sono fondamentalmente un popolo idiota ed indolente e perchè qualche Testa di C. ha inventato il 'quorum'.

E' anche vero, però, che SPESSO nella storia dei referendum ha vinto il NO - con tanto di quorum più che raggiunto.
Se proviamo a metterci nei panni di uno che vuole votare NO, in un primo momento sarà portato a non andare a votare - tanto, se non c'è il quorum, non si fa nulla; ma, nel momento in cui il quorum minaccia di essere raggiunto... gli tocca andare a votare, se non vuole che il sì vinca con il 90%.
E, considerando che spesso hanno vinto i NO, credo che questo ragionamento sia stato fatto più volte e da più persone.

Questo è anche uno dei motivi per cui ci sono tante mobilitazioni che porpongono di andare a vota in massa all'alba di domenica, di modo che dalle prime proiezioni il quorum sembri cosa raggiungibile, e così scatti il secondo 'meccanismo' che porta a votare anche chi votando "no" è in un primo momento dell'idea di restare a casa.



DETTO QUESTO, senza entrare nel merito dei referendum, trovo e continuo a dire che il quorum è la più grande STRON*ATA ANTIDEMOCRATICA che si potevano inventare, e che chi, oggi o in passato, ha detto alla gente di non andare a votare, andrebbe come minimo sanzionato per onta alla democrazia.
Vorrei chiarire, comunque, che chi non va a votare ai referendum NON RISPARMIA NIENTE SE NON 5 MINUTI DELLA SUA VITA; dato che una volta che il referendum è indetto CI SONO I SEGGI, VENGONO STAMPATE TUTTE LE SCHEDE e quindi I SOLDI SONO SPESI.
Spendere soldi dello stato a vuoto senza nemmeno degnarsi di andare a dire la propria nell'ottica che 'tanto non serve a nulla' mi pare una Bestemmia; e comunque la necessità del quorum continua a non spiegarsi, dato che anche se non viene raggiunto I SOLDI SE NE VANNO.

Fine dell'invettiva contro il quorum.


Andate a votare, fintanto che potete. Non è cosa scontata poterlo fare, a questo mondo.
§PucchykoGirl§
00venerdì 10 giugno 2011 21:13

E' anche vero, però, che SPESSO nella storia dei referendum ha vinto il NO - con tanto di quorum più che raggiunto.
Se proviamo a metterci nei panni di uno che vuole votare NO, in un primo momento sarà portato a non andare a votare - tanto, se non c'è il quorum, non si fa nulla; ma, nel momento in cui il quorum minaccia di essere raggiunto... gli tocca andare a votare, se non vuole che il sì vinca con il 90%.
E, considerando che spesso hanno vinto i NO, credo che questo ragionamento sia stato fatto più volte e da più persone.


Vero anche questo, ma c'è da dire che ho come il sentore che il quorum non verrà raggiunto...
Il quorum è e resta il 50% + 1 degli aventi diritto al voto, e considerando quanti no non andranno a votare, e quanti non andranno a votare e basta, non credo che si toccherà il tetto del quorum.
Quindi il ragionamento è comunque quello, anche perché, in ogni caso, per contrastare una maggioranza con quorum di sì, dovrebbero andare a votare praticamente tutti i no, e visto che è più facile fare il ragionamento dello "sto a casa e vale come un no", così sarà :)
Contrariamente al SI che anche se va a votare e non tocca il quorum non ha perso niente, se il "no" va a votare con il rischio di aumentare il quorum e rimanere in minoranza, tanto vale che stia a casa, ha sicuramente più percentuale di ottenere ciò che vuole...
Questo facendo una stima di quanto sia effettivamente il quorum.
Comunque, sono d'accordo sul fatto che l'invenzione del quorum sia abbastanza assurda, nel senso che 50% + 1 degli aventi diritti al voto fa chiaramente scattare il trip contorto dei referendum, ma dall'altra parte i referendum sono per il popolo e dal popolo, e sembra stupido che non sia il popolo unanime a decidere, MA - perché c'è un MA - d'altra parte se uno non va a votare, non ha il diritto di lamentarsi, che abbiano scelto in dieci, ecco... una soglia CI VA, ma trovo assurdo che sia la metà degli aventi diritto al voto + 1, perché allora E' chiaro che chi voterà "NO" farà sempre in modo di evitare che il referendum passi al calcolo in percentuale.
KimmyTamer
00sabato 11 giugno 2011 13:11
Re:
§PucchykoGirl§, 10/06/2011 21.13:



MA - perché c'è un MA - d'altra parte se uno non va a votare, non ha il diritto di lamentarsi, che abbiano scelto in dieci, ecco... una soglia CI VA, ma trovo assurdo che sia la metà degli aventi diritto al voto + 1, perché allora E' chiaro che chi voterà "NO" farà sempre in modo di evitare che il referendum passi al calcolo in percentuale.



Il fatto è che, appunto, mettendo il quorum al 50% si inserisce anche la porzione di disinteressati nella fetta per il raggiungimento del quorum che, però, in pratica corrisponde ai no... @___@'''
per quel che riguarda me, possono anche votare in dieci, se sono gli unici interessati al tema. La soglia comunque C'E', ed è quella delle firme. Tanto basta per RICHIEDERE il referendum, che quindi verrà fatto, anche se poi vanno a votare solo i firmatari. E che verrà fatto con tutte le spese del caso.
Se a una persona non interessa un argomento e non vuole esprimersi al riguardo perchè non si ritiene informata al riguardo o toccata dalla cosa, è liberissima di farlo. Si chiama astenersi... però, così, i VERI astenuti finiscono a fare parte del 'no'. Dovrebbero essere i primi a lamentarsi - ma, vhe, viviamo in italia... un giorno riusciremo a farcene una ragione, forse.
nisi corvonero
00sabato 11 giugno 2011 16:12
Purtroppo sulla questione "nucleare" non sono molto ferrata, ma il mio discorso è più a monte. Non me la sento di lasciare la gestione di una cosa delicata e rischiosa come la gestione di una centrale ai loschi figuri che pascolano da queste parti. Non per altro, sarebbero capaci di usare gli stessi materiali con i quali hanno costruito la Casa dello Studente all'Aquila.
Sto scherzando, ma fino a un certo punto.
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