Università all’esame delle tasse

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lella84
00venerdì 22 agosto 2008 18:35

Non ci saranno aumenti sulle tasse universitarie e sarà prevista l’iscrizione gratuita per chi sceglie di immatricolarsi nelle cinque facoltà scientifiche: i nuovi studenti di chimica, fisica, scienze naturali, matematica e scienze statistiche ed economiche pagheranno soltanto il bollo, 14 euro e 62 centesimi. Tutto questo accadrà con il nuovo anno accademico a Bari, la cui università ha deciso di far fronte al drastico calo di iscrizioni e ai tagli all’università del nuovo Governo con alcuni incentivi alle famiglie.

Meno corsi di laurea
Tra i provvedimenti adottati dall’ateneo anche una drastica diminuzione dei corsi di laurea (30 in meno), che avevano destato numerose polemiche.

Il sistema del 3+2 (laurea triennale e biennio di specializzazione) aveva infatti provocato situazioni al limite del paradosso: ad Agraria, per esempio, c’erano più professori che immatricolati. Nonostante questo però la facoltà anche quest’anno manterrà nove corsi, tre nel triennio e sei per il biennio successivo. Perdono dieci corsi le professioni sanitarie, mentre gli altri vengono tagliati in maniera omogenea per tutte le facoltà. C’è anche qualche novità, come le lauree interfacoltà: quella in Beni enogastronomici, a metà tra Agraria e Lettere. Quella in Educazione professionale, tra Medicina e Scienze della formazione e infine quella in Scienze e tecnologie della moda che raccoglie quasi tutte le facoltà (Scienze della Formazione, Economia, Giurisprudenza, Lettere e Scienze matematiche e fisiche).

Tagli di personale
Il taglio di alcuni corsi di laurea dovrebbe coincidere anche con la diminuzione dei professori a contratto. Duecento nel 2007, dice il Ministero, più del doppio addirittura nel 2006. Un numero che nelle intenzioni l’Ateneo si vorrebbe ridurre ulteriormente non fosse altro che per quest’anno è stato sbloccato il turn over, seppur parzialmente (ogni tre professori che andranno in pensione ne verrà assunto uno). Dopo tre anni di fermo, l’università ha appena bandito 17 nuovi concorsi: entro la fine dell’anno entreranno in servizio tre ordinari, nove associati e cinque ricercatori.









www.soldiblog.it/post/2031/universita-all%e2%80%99esame-del...

(SimonLeBon)
00venerdì 22 agosto 2008 19:07
Secondo me il problema è prima di qualità e poi di quantità.
Esci dall'UNI che non sai niente di pratico e per campare finisci spesso in un call center.
E' il colmo del ridicolo perchè spendi soldi, perdi anni di vita e trovi un lavoro frustrante.
Spero che la riforma di Bologna e la concorrenza internazionale, oltre che i tagli, spingano le UNI ad offrire corsi piu' intelligenti!

Simon
lella84
00venerdì 22 agosto 2008 19:47
Re:
(SimonLeBon), 22/08/2008 19.07:



Esci dall'UNI che non sai niente di pratico e per campare finisci spesso in un call center.


Simon




oppure sei costretto a fare, dipende il corso di laurea, tirocinio privato per poi dopo qualche anno esercitare la tua professione.


(SimonLeBon)
00venerdì 22 agosto 2008 23:14
Re: Re:
lella84, 8/22/2008 7:47 PM:


oppure sei costretto a fare, dipende il corso di laurea, tirocinio privato per poi dopo qualche anno esercitare la tua professione.



Si, bella roba. Al posto di inglobare il tirocinio nel corso di studi, ti lasciano sulle spalle della tua famiglia un altro paio d'anni... se va bene!
D'altra parte devono mantenere un certo numero di prof. che scaldano il banco, pardon, la cattedra. Poverini, altrimenti come fanno a mangiare, quelli`? [SM=g18943]

Simon
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